Vuoi vendere la tua auto?
Vendere un'auto usata in autonomia è un'operazione che richiede attenzione e competenza, in quanto vanno seguiti dei passi precisi per ottenere il risultato che si desidera nel modo più sicuro, ottenendo il miglior ricavato possibile e nei tempi più brevi.
Come vendere un'auto usata
Non è necessario avere delle particolari doti nel fare affari, l'importante è attenersi a degli step successivi, completando ciascuno di essi al meglio delle proprie capacità e nel rispetto dei vincoli legali. Per evitare di sbagliare o di incappare in truffe, tutto quel che va fatto è semplicemente organizzare il lavoro richiesto ed essere adeguatamente informati su quali siano le prassi e le procedure che portano a vendere un'auto usata nel migliore dei modi.
1. ORGANIZZARE LE INFORMAZIONI
Il primo passo, fondamentale, è quello di raccogliere tutte le informazioni che riguardano la propria auto. Questo significa, in ordine di importanza, che occorre conoscere nel dettaglio marca, modello, allestimento, anno di immatricolazione, chilometraggio e optional installati. Queste sono le caratteristiche principali per poter redigere un annuncio fatto a dovere, ma non sono le uniche da prendere in considerazione. Se questi caratteri descritti sono quantitativi e ben definiti, infatti, è necessario poi passare ad un esame più attento delle condizioni del mezzo. La valutazione di questi aspetti è molto importante, in quanto ogni differenza che si possa riscontrare rispetto alle condizioni del nuovo tende a far perdere di valore l'auto. Andiamo ad esaminare con maggiore precisione quelli che sono I parametri che influenzeranno maggiormente il prezzo:
- Anno e chilometraggio. Tra due auto dello stesso modello e che montano lo stesso motore con la medesima alimentazione, ovviamente acquista immediatamente un valore maggiore quello che a parità di chilometraggio è stato immatricolato successivamente. Lo stesso discorso, reciprocamente, vale anche a parità di anno di immatricolazione. La ragione di ciò è che il tempo e la distanza sono due fattori che incidono molto sull'usura del mezzo, dunque la sua vita utile rimanente è strettamente legata alla distanza percorsa ed al tempo trascorso. Tra I fattori che influenzano il prezzo di un'auto usata, questi sono sicuramente I due maggiormente influenti, dunque è bene valutarli con grande attenzione nel momento in cui si va a fissare il prezzo di vendita.
- Allestimento. La differenza che al momento dell'acquisto a nuovo si ha, in termini di prezzo, tra I vari allestimenti, si ripropone analogamente al momento della vendita. Normalmente si può riscontrare una certa differenza nel cambio di prezzo tra auto più e meno diffuse. Per le auto che registrano alti numeri di vendite, la domanda e l'offerta di usato sono entrambe molto alte e questo causa una maggiore stabilità nei prezzi, che rispecchiano le differenze in percentuale presenti sul listino del nuovo. Lo stesso dinamismo, invece, non si incontra quando si tratta di auto meno comuni, per le quali gli annunci di vendita possono essere rari e quindi il prezzo si fissa con maggiore libertà. Questo significa che si possono notare osservazioni molto distanti sia dal punto di vista ribassista che rialzista: nel caso si tratti di allestimenti estremamente rari da trovare sul mercato per via del proprio valore (ad esempio alcune edizioni limitate di auto storiche), questi acquistano un maggior valore per la loro esclusività, mentre talvolta un allestimento può non trovarsi in vendita facilmente in quanto sono stati in pochi ad acquistarlo al momento della prima immatricolazione. La stessa scarsità nel bacino di domanda si verifica anche in termini di usato, dunque è possibile che ci si trovi a dover abbassare la propria richiesta.
- Condizioni dell'auto. Valutare le condizioni dell'auto è un processo non semplice, che richiede un discreto occhio per I particolari e un buon senso critico. Per prima cosa, occorre analizzare la parte esterna dell'auto, dunque valutare in quale stato sia la carrozzeria e quanto siano usurati gli pneumatici, che vanno eventualmente sostituiti prima di ricercare un acquirente. Ai compratori, infatti, non piace vedere che avranno pochi chilometri a disposizione prima di sostenere un ulteriore esborso per l'acquisto di un nuovo treno di gomme, e questo è un particolare a cui pressoché tutti fanno attenzione. Completata l'ispezione esterna, si procede ad un riesame degli interni, dei quali vanno valutati gli aspetti legati all'usura, alla pulizia e alla percezione del cliente finale. Questo significa, in primo luogo, che occorre verificare la presenza di macchie sui sedili e sui tappetini, che andranno rimosse con il metodo meno aggressivo possibile per non scolorire o rovinare il tessuto sottostante. Dopodiché è bene procedere ad una pulizia approfondita dell'auto, sia all'esterno che all'interno. Questa è un'operazione a cui molti, erroneamente, non danno peso, trascurando il fatto che il disordine e la sporcizia trasmettono immediatamente ai potenziali acquirenti l'idea di un mezzo tenuto male, dunque li allontanta molto dal desiderio di acquistare l'auto proposta. Al contrario, quando ci si trova di fronte ad un mezzo pulito e ordinato si ha la sensazione di un'adeguata cura e manutenzione della vettura, il che colpisce l'occhio e dispone uno spirito migliore per l'avvio delle trattative.
- Optional. L'aggiunta di componenti aggiuntivi rispetto alla versione base comporta sicuramente un aumento di pregio del mezzo, il che si riflette automaticamente sul suo valore. Alcune auto vengono già equipaggiate con una strumentazione molto completa, e questo può significare meno incidenza sul prezzo di vendita rispetto ad altri modelli. Infatti, molte case preferiscono mantenere basso il prezzo di partenza per l'acquisto delle loro macchine, lasciando ai clienti la possibilità di personalizzare a loro piacimento la dotazione. In questi casi, gli optional possono rappresentare anche il 30% del prezzo pagato per l'automobile, e questo chiaramente fa la differenza al momento della vendita successiva.
2. DETERMINARE IL PREZZO
Una volta che si è svolta un'analisi approfondita delle informazioni relative al mezzo, determinare il prezzo diventa molto più semplice. Ci sono due strategie fondamentali che si possono utilizzare, ed a seconda delle abitudini alcuni preferiscono l'una all'altra: la prima è quella di affidarsi ad un servizio di quotazioni, molto semplici da trovare ed utilizzare grazie al web; la seconda possibilità, invece, è quella di formare il prezzo basandosi sui siti di annunci ed andando a confrontare la propria auto con altre dello stesso modello, determinando la richiesta sulla base di un paragone sistematico. In realtà, la strategia migliore è quella che utilizza entrambi I metodi, partendo da un modello teorico (la quotazione) e modellandolo sull'andamento effettivo del mercato (gli annunci).
Il primo passo, dunque, è quello di ricercare delle quotazioni affidabili. A questo proposito, è meglio evitare I siti di nicchia e poco conosciuti, che potrebbero fondarsi su un database povero di informazioni e dunque risultare non attendibili. Per quella che è stata l'evoluzione del settore negli ultimi anni, tuttavia, si sono delineati dei nomi che forniscono un servizio ottimo con leggere differenze sul modello di calcolo: si tratta di Quattroruote ed Eurotax. Il primo è quello maggiormente utilizzato dai privati, ed essendo attivo da molti anni ha potuto perfezionare il suo software fino a diventare una vera colonna portante di questo settore. Eurotax, invece, è uno strumento maggiormente diffuso tra I concessionari, ai quali si rivolge in maniera molto approfondita e quasi esclusiva. Mentre le quotazioni effettuate da Quattroruote sono uniche, infatti, Eurotax ne fornisce sempre due: esse sono distinte per colore (gialla e blu) ed hanno valori differenti in quanto rappresentano il prezzo a cui un concessionario è disposto a comprare e a vendere tale auto. In linea di massima, per un privato è maggiormente utile confrontare le quotazioni Quattroruote, dalle quali bisognerà partire per adeguarle alla ricerca effettuata sugli annunci presenti online.
Quando si confrontano gli annunci per determinare il prezzo della propria auto, bisogna tenere in considerazione che essi possono presentare prezzi di vendita diversi, anche significativamente, dalle quotazioni. Questo avviene in primo luogo perché, normalmente, gli strumenti di calcolo non tengono conto delle differenze che vi sono tra le varie aree geografiche del territorio nazionale, dunque la stessa auto può trovarsi in vendita ad un prezzo maggiore in quel di Torino rispetto a Genova e viceversa. Inoltre, un altro fattore che incide molto sulle quotazioni e ne limita l'efficacia è la previsione di quanto sta per accadere. Infatti, esse si basano soltanto sui dati relativi agli ultimi anni, senza considerare che, ad esempio, potrebbe essere imminente l'uscita di un restyling. In questo caso, molti potrebbero vendere la propria auto in vista dell'acquisto della nuova versione, creando un eccesso di offerta che impone necessariamente un abbassamento generale dei prezzi.
3. PREPARARE L'AUTO
Alcuni accorgimenti vanno presi prima di procedere con la messa in vendita, in modo da migliorare le condizioni complessive dell'auto e renderla più attraente per I possibili interessati. Come già visto in precedenza, il primo passo è assicurarsi che ad ogni visita la macchina si presenti ben pulita e lucidata sia fuori che dentro; tuttavia, è vivamente consigliato procedere oltre. Rabboccare l'olio, infatti, può essere un ottimo esempio di come migliorare la presentazione del proprio mezzo, che nel caso fosse controllato da un aspirante compratore lo lascerebbe piacevolmente sorpreso. Altrettanto vale per gli altri liquidi, dunque quello di raffreddamento e quello per il lavaggio del parabrezza. Inoltre, uno degli aspetti che colpisce di più la mente umana, soprattutto al momento di un acquisto, è l'odore. Specialmente nel caso in cui l'abitacolo odorasse di fumo, infatti, questo potrebbe allontanare molti interessati, ed è per questo che procedere all'installazione di un buon deodorante per auto può essere un'ottima idea.
4. CREARE UN ANNUNCIO EFFICACE
É finalmente giunto il momento di passare alla fase operativa, che incomincia con la stesura di un annuncio. Prima di passare alla pubblicazione sui vari siti, è meglio avere già scritto I propri contenuti e procedere poi a copiarli ed incollarli successivamente sulle diverse piattaforme.
Per prima cosa, bisogna fotografare il proprio mezzo, in quanto le immagini sono lo strumento comunicativo di maggiore impatto e rappresentano il primo elemento che I possibili acquirenti andranno a verificare quando si troveranno di fronte all'annuncio. Normalmente tutti I siti di annunci consentono l'inserimento di almeno sette immagini, dunque è bene procedere a scattare le fotografie di tutto il mezzo senza tralasciare I particolari. Questo significa che le prime inquadrature da effettuare sono quelle della parte esterna, immortalando con attenzione tutti I lati e mettendo In evidenza I difetti che sono emersi durante la prima analisi: se si lasciasse agli interessati la sorpresa di scoprirli una volta giunti all'appuntamento, infatti, non si otterrebbe altro che una forte contrattazione del prezzo o addirittura la perdita totale dell'acquirente. Anche gli interni vanno fotografati con cura, facendo sì che siano ben visibili gli optional eventualmente installati per catturare maggiormente l'attenzione di chi naviga tra gli annunci dei vari siti. Non è necessario avere una fotocamere reflex per eseguire delle foto adeguate, gli smartphone degli ultimi anni sono perfettamente in grado di scattare con la risoluzione appropriata; per chi ne avesse una, anche le fotocamere compatte sopra gli 8 megapixel possono essere una buona soluzione. Per chi invece disponesse di un telefono o di altri apparecchi che scattano foto molto sgranate e di bassa qualità, il consiglio è di farsi prestare uno strumento più avanzato.
Una volta scattate tante foto, anche molto simili fra loro, è tempo di scegliere quelle migliori e di incominciare la vera e propria parte di scrittura. Tutto parte dalla definizione dei criteri più importanti, che andranno espressi nel titolo: marca, modello, allestimento, anno e, se avanza spazio, anche il numero di chilometri in migliaia. Tutte queste informazioni andranno poi riprese nel testo, aumentando la precisione della descrizione il più possibile. Un esempio è fornire le specifiche relative alla potenza erogata dal motore, alle esperienze personali relative ai consumi della macchina e aggiungendo via via le informazioni meno importanti. Questo significa, prima di tutto, il colore, che dalle foto può risultare ambiguo per via delle condizioni di luce o della bassa risoluzione dei caricamenti sul sito. Un altro elemento da specificare è, ovviamente, l'elenco degli optional installati facendo riferimento anche a quale sia la dotazione di serie dell'allestimento in questione, che potrebbe presentare differenze rispetto ad altri. Fiat, ad esempio, è un marchio che propone solitamente allestimenti differenti non solo per motorizzazione ma anche per accessori inclusi, mentre Toyota è un brand che tende ad equipaggiare di serie molte funzionalità sui propri veicoli, facendo vertere la scelta dell'allestimento maggiormente sul motore desiderato.
Lo stile da adottare nella scrittura dell'annuncio non dovrebbe essere particolarmente ricercato; tuttavia, scrivere in modo grammaticalmente corretto fa sì che il testo sia molto più scorrevole ed abbia maggior presa sui possibili compratori. Alcuni prediligono l'utilizzo di un elenco puntato, elencando le caratteristiche principali della propria auto una sotto l'altra: si tratta di una scelta funzionale, in quanto permette a chi naviga il sito di visualizzare immediatamente I criteri principali. Il consiglio migliore, a vedere I risultati ottenuti e I trend del mercato, è proprio quello di integrare un elenco puntato iniziale con un testo più articolato nella parte inferiore della pagina. Questo significa che nel testo si inseriranno le informazioni relative agli eventuali difetti e segni di usura che il veicolo presenta, I contatti per rendervi reperibili e il motivo per cui si è deciso di vendere il veicolo. Può sembrare una cosa di poco conto, ma in realtà molti si pongono questa domanda: la diffidenza è ancora molto diffusa in rete, e tanti temono di trovarsi di fronte a dei veicoli che vengono venduti semplicemente perché presentano dei malfunzionamenti non specificati nell'annuncio.
Quanto ai contatti, è meglio cercare di essere reperibili nel modo più facile attraverso tutti I canali a propria disposizione. Questo significa, per cominciare, allegare all'annuncio il proprio indirizzo di posta elettronica, il metodo più utilizzato per entrare In contatto con I venditori. Ultimamente, tuttavia, si sta diffondendo maggiormente la cultura del numero di telefono, che può essere utilizzato per chiamate e messaggi. Le chiamate permettono di sentire la voce del venditore, il che consente agli interessati di farsi un'idea della persona che si troveranno di fronte e crea una sorta di confidenza rispetto agli altri mezzi di comunicazione, che sono più freddi e anonimi. Per chi decide di lasciare in allegato all'annuncio il proprio recapito telefonico, una buona idea può essere quella di specificare se è possibile entrare in contatto tramite I servizi di messaggistica gratuiti, quale per esempio WhatsApp. La possibilità di interagire con foto, audio e non solo semplice testo, infatti, rende la trattativa più scorrevole e non impone agli interessati di spendere del credito telefonico per dialogare con il venditore.
5. PUBBLICARE L'ANNUNCIO
Ci sono diverse possibilità per la pubblicazione di un annuncio di vendita riguardante un'automobile usata. Negli ultimi anni, infatti, sono aumentate le piattaforme dedicate agli oggetti di seconda mano, sia quelle esclusivamente dedicati ai veicoli che quelli di carattere generico, che integrano al loro interno una categoria appositamente dedicata.
Per chi si trovasse alla sua prima esperienza con questo metodo di vendita, la buona notizia è che farne un buon uso non è affatto difficile e consente di trovare un compratore mediamente in tempi brevi. Solitamente, le prime offerte arrivano già entro un'ora dall'effettiva pubblicazione dell'annuncio, e questa operazione non richiede più di dieci minuti se si possiede già il testo scritto. L'interfaccia di queste piattaforme è studiata appositamente per guidare tutti i venditori nel processo di inserzione, tramite un sistema di moduli molto semplici e di fasi successive ben strutturate. Tutti possono usare questi portali con successo, quel che conta è poi gestire le trattative ed il pagamento con attenzione.
Malgrado abbiano nomi differenti, quasi tutti I siti dedicati all'usato hanno un funzionamento analogo, ed essendo la pubblicazione gratuita non è necessario scegliere quale sia il canale da preferire. Maggiore è il numero di pubblicazioni, maggiore è la visibilità che l'annuncio ottiene, aumentando le probabilità di trovare un acquirente. I portali che hanno registrato un maggior numero di utenti e sono dunque di raccomandato utilizzo sono:
- Subito.it
- Autoscout
- Automobile.it
- EBay Motori (anche chiamato Kijiji Motori)
Questi domini sono particolarmente raccomandabili, in quanto hanno tutti un bacino di visitatori piuttosto elevato e non comportano il pagamento di alcuna tariffa per l'inserzione. Caricare un annuncio su uno di questi siti non è affatto difficile, e una volta completata l'operazione non sarà affatto difficile riproporla sugli altri.
La prima cosa da fare è recarsi nella home page del sito, dove sarà presente un banner molto semplice da trovare (solitamente è grande e di colori sgargianti) che reca la scritta "Inserisci un annuncio". Semplicemente cliccandoci sopra si aprirà un modulo da compilare, dove si andranno ad inserire il titolo, le immagini, I recapiti e tutto quel che è stato definito in precedenza circa la stesura di un annuncio ben fatto. Questi siti, solitamente, non richiedono la registrazione, dunque è sufficiente il clic sul banner per giungere immediatamente alla fase operativa. Una volta che saranno stati riempiti tutti I campi, poi, apparirà un pulsante per l'invio dell'annuncio.
Prima che un annuncio di vendita venga pubblicato, solitamente, passa circa un'ora, in quanto lo staff del sito deve prendere in esame I contenuti e verificare che non si tratti di spam e che non vada contro il regolamento interno. Questo sistema è stato adottato per consentire un uso più razionale delle piattaforme, in modo che chi le naviga non si trovi di fronte a pubblicità indesiderata o a contenuti totalmente fuori contesto.
La pubblicazione, come già specificato, è gratuita, ma questo non significa che non si possano acquistare dei piccoli pacchetti aggiuntivi per dare più visibilità all'annuncio. Ogni sito mette a disposizione degli strumenti a pagamento, che solitamente riguardano il posizionamento dell'annuncio tra I risultati di ricerca. Il sistema più classico è quello che consente di rimettere l'annuncio in cima all'elenco dei risultati: una volta approvato, infatti, esso diviene il primo ad apparire tra le ricerche di chi naviga il sito cercando le parole chiave inserite nel titolo. Con il passare del tempo, tuttavia, nuovi articoli si sovrappongono e vanno ad occupare le prime posizioni, causando così una perdita di visibilità a cui si può riparare con l'acquisto di una rimessa in prima posizione. Un altro componente aggiuntivo assai diffuso è quello dell'esposizione dell'annuncio nella prima pagina dei risultati, la cosiddetta "messa in evidenza" che si acquista per un certo periodo di tempo (solitamente una settimana) e prescinde dal numero di annunci che andranno a sovrapporsi a quello evidenziato. Questi strumenti, solitamente, hanno un costo di pochi euro, ma possono fare la differenza nel tempo necessario alla ricerca di un compratore, permettendo anche di ottenere numerose richieste se si chiede una cifra di poco superiore al reale valore di mercato. In ultima analisi, vale la pena spendere qualche euro per recuperarlo in termini di efficienza della compravendita.
6. GESTIRE I CONTATTI
Dal momento in cui l'annuncio sarà stato pubblicato, esso sarà visibile sulle pagine dei siti scelti ed inizieranno ad arrivare le prime richieste e domande. Solitamente, se la fase di pianificazione del prezzo e dell'annuncio è stata svolta a dovere, non tardano ad arrivare le email e le telefonate degli interessati. Da questo momento bisognerà, per prima cosa, cercare di convertire le richieste in appuntamenti di persona, facendo attenzione ad evitare I personaggi poco trasparenti e potenzialmente truffaldini. Il paragrafo successivo è dedicato proprio a questo aspetto, inizialmente andiamo a considerare quale sia il comportamento giusto nella fase di contrattazione.
Nei giorni successivi alla pubblicazione è bene avere a portata di mano il telefono, in modo da cogliere subito le eventuali richieste e domande che possono arrivare. Normalmente, infatti, gli acquirenti si affidano al primo venditore con il quale concludono la contrattazione, dunque far trascorrere molto tempo prima di inviare una risposta può rivelarsi controproducente. Un altro consiglio è quello di mantenere sempre un atteggiamento serio e professionale, parlando con cognizione di causa del prezzo richiesto e degli step necessari per arrivare al passaggio di proprietà. Trasmettere sicurezza agli interessati è molto importante, in quanto tante volte essi non sono perfettamente in grado di destreggiarsi con I metodi di pagamento e l'iter burocratico, per cui rappresentare una guida esperta può fare la differenza in molti casi. Alle domande che pervengono va risposto in maniera chiara e completa, perché l'acquisto di un'automobile è un momento importante nel quale si spendono cifre considerevoli, dunque è normale che ci si assicuri di star facendo una scelta adeguata: al contrario, gestire le trattative con chi non pone molte domande può sembrare molto più rapido ed efficiente, ma nella maggior parte dei casi cela la presenza di possibili truffatori.
Nelle trattative, trattandosi di compravendita tra privati, viene solitamente dato spazio ad un piccolo margine di contrattazione, che va previsto al momento in cui si sceglie il prezzo al pubblico. Normalmente, per un'auto non si scende mai più del 10%, ma sono già casi di notevole distanza dalla media; come regola generale, il consiglio è quello di mantenere un margine del 3,5% dove fissare un punto di incontro tra domanda e offerta. Nel caso in cui le richieste fossero molto numerose, poi, si potrà anche scegliere di evitare del tutto la contrattazione e mantenere fisso il prezzo presentato nell'annuncio.
Durante la fase delle trattative è bene avere sempre un occhio di riguardo per quanto succederà successivamente, nel momento in cui si procederà ad un eventuale passaggio di proprietà. Non trattandosi, come vedremo, di un'operazione gratuita, è importante accordare la divisione delle relative spese per evitare imbarazzanti incomprensioni. Solitamente si tende a spartire i costi della burocrazia allo stesso modo, ma talvolta può capitare che un interessato possa offrirsi di farsene carico totalmente per garantirsi una priorità nella scelta del compratore definitivo. Meglio chiarire, poi, gli aspetti fiscali se non altrimenti specificati nell'annuncio: bollo auto e assicurazione, in primis, sono due aspetti che nell'immediato possono sfuggire di mente anche se molto importanti.
Uno degli step fondamentali, a questo punto, riguarda l'incontro con I possibili acquirenti. Una volta giunti al momento della visita, infatti, diventa fondamentale mantenere lo stesso comportamento serio e professionale, oltre che offrire una prova su strada. Agli acquirenti, infatti, interessa testare il proprio feeling con la macchina, verificare di persona la sua guidabilità e constatare l'eventuale presenza di problemi meccanici nel tragitto. Normalmente, quando si offre un test su strada esso dura circa venti minuti, scegliendo un percorso che permetta sia di percorrere strade più lente che di inserire marce lunghe, ad esempio viaggiando per un tratto in autostrada. A scanso di spiacevoli soprese, è sempre meglio essere presenti a bordo e non lasciare l'interessato da solo a bordo del veicolo: oltre ad essere una misura di sicurezza, consente anche di fornire appropriate indicazioni e consigli al guidatore.
La prova su strada è un momento decisivo per la conferma della scelta, che normalmente avviene immediatamente dopo essere scesi dal veicolo. Arrivati a questo punto, non resta altro che completare il passaggio di proprietà. Prima, tuttavia, è meglio verificare di non essere incappati in una di quelle situazioni riconducibili ad una truffa.
7. TRUFFE, COME EVITARLE?
Il mercato delle automobili usate, disgraziatamente, abbonda di loschi individui alla costante ricerca di qualche inesperto utente da truffare. I metodi cambiano con il passare del tempo, anche se I consigli e le linee guida fondamentali rimangono sempre le stesse per evitare ogni genere di imprevisto.
La prima cosa da tenere a mente è che non esistono paesi esteri che richiedono di pagare delle tasse particolari per vendere un macchina ad un cittadino di quella nazione. Se esistono poi, che sia il cittadino stesso a pagarle e non il venditore. Molti, infatti, si fingono abitanti della Costa d'Avorio o di nazioni limitrofe, ed adducono un forte interesse per l'automobile in vendita al punto da offrire una cifra superiore a quella richiesta. L'unico problema, dicono, è che il governo della loro nazione richiede al venditore di pagare ad un certo ente il 10% del valore di vendita in cambio del via libera a procedere con la compravendita. A questo punto, il venditore malcapitato si farà fornire l'IBAN di questo sedicente organo governativo, del quale spesso viene anche fornito un numero di telefono per rendere la situazione più verosimile, ed a questo risponderà poi un complice del venditore nel caso in cui si provasse a contattarlo. Una volta eseguito il pagamento, il venditore ed il suo complice spariscono con la somma, cambiando la SIM del telefono e procurandosene una nuova per compiere nuovamente il loro lucroso raggiro ai danni della prossima vittima. Questo non significa che non sia un sistema affidabile la vendita di un'auto usata ad uno straniero non residente in Italia: con le dovute pratiche, come la richiesta di radiazione dal PRA, è più che legittimo procedere in questo modo. Anzi, numerosi proprietari di automobili molto datate riescono a vendere l'auto proprio grazie alla presenza di extracomunitari che comprano auto in Italia a basso prezzo, in quanto sono vetture che in Italia vengono considerate "da buttare". Quando le importano nella nazione di origine, invece, esse possono acquistare un valore di vendita sensibilmente più alto, garantendo un buon margine ai commercianti di questo genere.
Un altro sistema diffuso riguarda delle truffe eseguite per piccole somme, le quali hanno un grande successo perché normalmente nessuno procede ad una denuncia per tali cifre. Esse vengono veicolate da numeri di telefono con prefissi improbabili, che contattano il venditore chiedendo di essere richiamati. Questi numeri di telefono possono essere a pagamento, comportando costi esorbitanti per la chiamata che viene protratta fino a quando il venditore non si trova improvvisamente privo di tutto il suo credito telefonico, che ovviamente finisce nelle tasche del sedicente interessato.
Infine le truffe più diffuse, quelle che riguardano il pagamento dell'auto. La più comune riguarda il riciclo di denaro sporco, il che avviene solitamente in violazione di una norma poco conosciuta: quella che impone un limite di 1.000 euro alle transazioni in contanti, anche quando il pagamento avviene a rate. Quel che succede è che, solitamente, tutto il denaro di origine illecita si presenta in forma di contanti. Questi non sono dichiarati al fisco, ovviamente, è devono in qualche modo essere "riciclati" per poterne fare un uso trasparente ed eventualmente spostarli su conti bancari. Poiché le automobili sono beni piuttosto costosi, rappresentano un metodo comodo per poter eseguire questa operazione illecita; per questo, molte volte si ricevono offerte in contanti anche superiori al prezzo richiesto e di gran lunga al di fuori del limite di legge. Accettare una di queste proposte significa rischiare di incappare in problemi fiscali non indifferenti, che possono andare dall'evasione (con relativa sanzione amministrativa molto salata) al favoreggiamento.
Altra truffa relativa al pagamento è quella che avviene mediante corrispettivo non autentico. Questo comprende banconote false, assegni scoperti e bonifici ritirati; inoltre, un altro grave errore è quello di accettare che il pagamento avvenga dopo la trascrizione del passaggio di proprietà. Il metodo "perfetto" per eseguire il pagamento esiste, ed attenersi a questo schema fa sì che non ci si ritrovi mai a rischiare una truffa. Il metodo da scegliere è l'assegno circolare; prima di recarsi ad eseguire il passaggio di proprietà, venditore ed acquirente si devono recare in filiale, dove l'impiegato della banca procederà ad eseguire un controllo sul titolo di credito confermando che esso è autentico e coperto. A questo punto, ci si recherà allo sportello del PRA, ed al momento dell'autenticazione della firma averrà la consegna di tale assegno, che per precauzione andrebbe custodito in una busta firmata dal venditore fino al suo trasferimento. Qualche abile prestigiatore specializzato in truffe, infatti, è stato anche in grado di scambiare l'assegno vero con quello fasullo prima di darlo al venditore, almeno questo raccontano le esperienze di tante persone in rete.
8. PREDISPORRE LA DOCUMENTAZIONE
Prendersi tutto il tempo necessario per essere sicuri di aver trovato un acquirente affidabile è importante. Un minuto in più dedicato a questa operazione, infatti, potrebbe fare la differenza tra la conclusione di un accordo con un cittadino onesto o con un truffatore di professione. Una volta che la scelta ricade su un soggetto, tuttavia, sarà ora di prepararsi agli adempimenti burocratici necessari allo svolgimento del passaggio di proprietà.
La prima cosa da fare è assicurarsi di avere tutta la documentazione necessaria. Questo significa il controllo di tre aspetti: i documenti riconoscitivi propri, quelli dell'acquirente e quelli del mezzo. Incominciando dall'aspetto di identificazione delle due parti contraenti, in principio è bene possedere due fotocopie di un documento valido al riconoscimento personale: la carta d'identità è la scelta migliore, in sua mancanza anche il passaporto può andar bene. Una volta giunti allo sportello del PRA, poi, anche essere in possesso del proprio codice fiscale o tesserino sanitario può essere utile per compilare la modulistica senza commettere errori. Nel caso il compratore fosse straniero, dunque sprovvisto di carta d'identità rilasciata dalla Repubblica Italiana, oltre ad un documento riconoscitivo egli dovrà essere munito di regolare permesso di soggiorno.
Quanto alla documentazione del veicolo, vi sono due elementi fondamentali: il certificato di proprietà e la carta di circolazione, entrambi necessari per poter concludere la compravendita. Una parentesi legale è d'obbligo per comprendere meglio quale sia il motivo di tale rigidità nell'aspetto burocratico.
Le automobili, come le motociclette, gli aerei e le imbarcazioni, fanno parte di una speciale nicchia del diritto privato che prende il nome di "bene mobile registrato". Questi beni sono sottoposti a quello che viene detto "criterio di pubblicità": significa che chiunque può accedere ad informazioni quali chi sia il proprietario e l'eventuale stato di sottoposizione a fermo amministrativo. Nel caso delle automobili, esse sono iscritte al PRA (Pubblico Registro Automobilistico), dove sono conservati i loro dati fino a che l'auto non viene radiata o dismessa. Il criterio di pubblicità è stato adottato affinché sia chiaro a tutti, specialmente nel caso di coinvolgimento in sinistri, di chi siano i veicoli coinvolti. Questo accorgimento serve anche per accertare meglio le dinamiche casi come furti e danneggiamenti o l'attribuzione delle sanzioni derivate dall'infrangimento del codice della strada. Si tratta, quindi, di una misura di sicurezza che tutela i cittadini dalle gravi conseguenze che può avere l'improprio utilizzo di un veicolo; ecco spiegata l'importanza di questi documenti:
- Il certificato di proprietà (CDP) è il foglio che attribuisce ufficialmente la proprietà del veicolo ad uno o più proprietari. Esso veniva rilasciato in forma cartacea fino all'ottobre 2015, dopodiché si è deciso di renderlo disponibile esclusivamente in formato digitale per arginare il fenomeno dello smarrimento. Questo certificato, infatti, non è mai richiesto ai fermi di polizia e solitamente viene conservato al di fuori dell'automobile dal momento stesso in cui se ne entra in possesso. Questo fa sì che molti si dimentichino, al momento della vendita, il posto in cui lo avevano riposto: tuttavia, non è in alcun modo possibile concludere un passaggio di proprietà senza di esso. Se lo si è smarrito in forma cartacea, andrà fatta regolare denuncia e se ne dovrà richiedere uno nuovo. Se, invece, lo si possiede in formato digitale (CDPD), sarà sufficiente inserire le credenziali ottenute al momento dell'immatricolazione del mezzo per poterlo visionare ed eventualmente stampare. La ragione per cui il certificato di proprietà è così importante nel passaggio di proprietà non si limita ad una pura verifica amministrativa per tutelare il PRA ed il compratore: il retro di questo documento, infatti, presenta il famoso modello T. Il modello T è un modulo appositamente studiato per essere utilizzato come atto unilaterale di vendita a basso costo, ed impiegare questo sistema risulta molto efficiente ed economico quando si desidera trasferire la proprietà di un'auto.
- La carta di circolazione è il documento che più comunemente viene chiamato "libretto". Si tratta del più importante aspetto burocratico collegato alle automobili, in quanto riporta tutte le informazioni del mezzo dal punto di vista meccanico ed amministrativo. Targa, motorizzazione e revisioni sono tutti quanti aspetti presenti su questo documento, che infatti viene sempre richiesto quando si viene fermati e che va necessariamente trasportato a bordo. Quando si controlla che esso sia presente ed in buone condizioni, poi, è buona norma verificare che non si sia dimenticato di adempiere ad un appuntamento molto importante: la revisione. Senza regolare revisione, infatti, un'automobile non può circolare se non con apposito timbro delle forze dell'ordine e solo fino al centro più vicino dove poterla eseguire. Le multe sono molto salate, ed il trasporto su un camion fino ad un'officina autorizzata può costare anche più di duecento euro. Per questo motivo, non specificare la condizione di revisione scaduta può comportare una forte contestazione dell'acquirente, che in ogni caso verrà a scoprirlo prima di comprare il mezzo: durante le procedure allo sportello del PRA per eseguire il passaggio di proprietà, infatti, è prassi che il funzionario controlli sempre questo particolare e comunichi eventuali irregolarità all'acquirente. Se la revisione è scaduta, dunque, la prima cosa da fare è allertare l'acquirente o procedere a far eseguire la prestazione. Il motivo per cui è necessario che questo documento sia presente al momento dello svolgimento delle pratiche, inoltre, è che la carta di circolazione dopo il passaggio di proprietà dovrà essere aggiornata. Il compratore, infatti, avrà sessanta giorni dalla registrazione dell'atto di vendita per richiedere la trascrizione; quando ci si reca ad effettuare il passaggio, averne una fotocopia a pronta disposizione può essere comodo per sveltire le operazioni.
9. L'ATTO DI VENDITA Quando ci si appresta ad eseguire il passaggio di proprietà con l'acquirente che sarà risultato più idoneo ed affidabile, la prima cosa da fare sarà decidere come stipulare l'atto di vendita. Esso può essere redatto da un notaio, sia in forma di atto unilaterale che bilaterale, raccogliendo le dichiarazioni delle parti e vidimando il documento con la firma del professionista. Tuttavia, questo sistema è molto poco utilizzato, in quanto una prestazione del genere può costare dai cinquanta fino ai cento euro ed oltre, a seconda del prestigio dello studio a cui ci si rivolge. Esiste un'alternativa molto più pratica ed economica, che consiste nell'utilizzare il già accennato modello T presente sul retro del certificato di proprietà. Questo sistema consente di non spendere altro che 14,62 euro di marca da bollo per tutto l'atto di vendita, che andrà compilato con le generalità delle due parti contraenti, specificando la cifra pattuita e lo stato relativo al pagamento degli aspetti fiscali.
Per compilare l'atto di vendita sono necessari a tutti gli effetti pochi minuti, considerando che si tratta di una ventina di campi da riempire con pochi e semplici parole sotto la guida stessa fornita dal modulo. Una volta terminata l'operazione, tuttavia, questo atto non si potrà definire valido a tutti gli effetti: potrebbe averlo firmato chiunque, per cui è necessario autenticare la firma del venditore presso uno dei pubblici uffici predisposti. Per autenticare la firma è necessario possedere la marca da bollo di cui sopra, dopodiché l'operazione può essere completata gratuitamente in Comune o presso gli sportelli di Motorizzazione e PRA. Questi ultimi, ovviamente, sono maggiormente consigliati: in questo modo si ottimizzano i tempi, andando ad effettuare l'autenticazione ed il passaggio di proprietà presso lo stesso ufficio e contestualmente.
10. IL PASSAGGIO DI PROPRIETÀ Una volta in possesso di tutta la documentazione occorrente e di un atto di vendita, è tempo di concludere il passaggio di proprietà a tutti gli effetti. Questa operazione si può effettuare presso gli uffici del PRA o della Motorizzazione Civile, dunque è possibile consultare i relativi siti internet per verificare quale sia il più vicino. Per dire la verità, ci si potrebbe rivolgere anche ad una delle agenzie di pratiche auto: trattandosi di un'operazione piuttosto semplice, tuttavia, l'onere richiesto per la prestazione supera di gran lunga l'impegno necessario ad adempierla autonomamente.
Fondamentale è la presenza dell'acquirente, mentre se si è già provveduto all'autenticazione della firma il venditore può evitare di presentarsi. Tuttavia, per una più cordiale conclusione e la consegna del pagamento è vivamente raccomandato non mancare al momento del passaggio di proprietà. Sarà sufficiente consegnare tutta la documentazione che vi siete procurati al funzionario, che se non ancora fatto procederà all'autentica della firma apponendo sul modello T la marca da bollo da 14,62 euro. A questo punto l'operazione sarà conclusa a tutti gli effetti, l'addetto procederà a rilasciare un nuovo certificato di proprietà digitale aggiornato ed i relativi dati di accesso al compratore e il venditore potrà intascare l'assegno previamente controllato in filiale. Non resta che consegnare le chiavi della macchina, nonché la disponibilità della stessa.
Per quanto riguarda il costo complessivo del passaggio di proprietà, esso non si limita a quello della marca da bollo standard. La registrazione del nuovo atto, infatti, richiede un aggiornamento del PRA: questa operazione costa da sola altri 29,24 euro. Dopodiché vi sono altri 30 euro circa di commissioni tra ACI e Motorizzazione per le pratiche richieste ed i diritti di cancelleria, che vanno ancora sommati all'IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione). Questa ha un prezzo che parte da 150,81 euro per le auto che erogano una potenza inferiore a 53 kW, dopodiché aumenta di un prezzo variabile a seconda delle differenti normative regionali per ogni kilowatt aggiuntivo. Il range all'interno del quale può oscillare questo sovrapprezzo si colloca tra i 3,5 ed i 4,5 euro. Vi sono degli sconti, tuttavia, nel caso in cui si tratti di un'automobile storica o d'epoca, in quanto il nostro ordinamento tende a tutelare l'importanza del valore storico di questi mezzi.
Mentre il nuovo proprietario si allontana a bordo del suo mezzo, a colui che l'ha preceduto rimane in tasca l'assegno. Questo metodo di pagamento si rivela molto efficiente anche nel momento della riscossione: si tratta di un'operazione che non richiede lunghi tempi di attesa e può venire richiesta immediatamente dopo aver venduto l'auto.